Storia del gemellaggio

Per coloro che hanno letto la storia del nostro Comune i nomi di Metlika e Wagna sono familiari; infatti, questi due Comuni si legano in maniera indissolubile al nostro passato, ma, contemporaneamente, da ben quaranta anni, segnano la nostra scommessa con il futuro.

L’oblio del tempo aveva rischiato di cancellare il ricordo dei drammatici fatti a fondamento di questi legami che riemersero prepotentemente il 25 aprile 1968.

Proprio in quell’anno l’Amministrazione comunale decise di stipulare un atto pubblico d’amicizia con il Comune di Metlika, all’allora parte della ex - Jugoslavia, a ricordo dei tragici fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Metlika era una località entrata nel cuore di tanti nostri concittadini: dopo l’armistizio del 1943, molti cittadini tronchesi si arruolarono volontariamente nelle formazioni partigiane per combattere l’occupazione tedesca, anche nei territori sloveni, unendosi alla “Brigata Fontanot” che si era formata a Suhor, frazione del Comune di Metlika.

Ugualmente non poteva essere dimenticato il Comune di Wagna: sconosciuto a tanti, divenne famoso il 22 maggio 1915. Pochi giorni prima dell’inizio della prima guerra mondiale, il governo austriaco impose ai nostri concittadini di partire, abbandonando il paese che da lì a pochi giorni si sarebbe trovato sulla prima linea di fuoco. I nostri concittadini furono caricati sui carri ferroviari e deportati in Stiria, nella zona di Wagna/Leibnitz, nel campo profughi che accolse quasi ventimila persone provenienti dal monfalconese e dall’Istria. Qui, fino al 1918, vissero tanti ronchesi che, dopo la disfatta di Caporetto, ritornati alle proprie case trovarono ovunque la devastazione, i campi incolti e la distruzione. Per ricordare tutto ciò, l’8 giugno del 1969, venne stipulato in Austria il patto di gemellaggio fra il Comune di Ronchi dei Legionari e la cittadinanza austriaca.

Partendo da queste tragedie, da questa storia comune, i nostri amministratori costruirono con lungimiranza, assieme agli amici sloveni e austriaci, un amicizia che dura da quarant’anni, dimostrandosi precursori di quell’idea di Europa  che ha permesso di stemperare le tensioni, abbattere i confini e ridurre le distanze.

         I cambiamenti geopolitici di questi ultimi vent’anni hanno visto la caduta del muro di Berlino nel 1989, l’abbattimento del confine con l’Austria, la disgregazione della Jugoslavia con la nascita nel 1991 della Repubblica di Slovenia e  nel 2007 l’eliminazione dell’ultimo confine, quello  che ci separava dalla Slovenia. Nel frattempo sono cresciute nuove infrastrutture e le distanze fra questi tre comuni si sono ulteriormente ridotte.

         Il lavoro di tutti ha permesso la nascita di rapporti d’amicizia tra associazioni sportive e bande cittadine, lo scambio di esperienze tra nuclei di protezione civile, gli  scambi culturali. Si tratta di  un elenco infinito di iniziative che si rinnovano tutti gli anni e che hanno trovato un naturale sviluppo nelle attività rivolte ai giovani. Lo scambio culturale fra i ragazzi dei comuni gemellati,  iniziato nel 1974, dà la possibilità ogni anno a dieci giovani di ciascun comune  d’incontrarsi per otto giorni ospiti delle famiglie locali, cosicché trenta ragazzi si ritrovano annualmente  a rotazione o a Ronchi o a  Metlika o a Wagna.  Da quest’anno anche le comunità parrocchiali dei tre Comuni si incontreranno da loro.

         Questa amicizia ha consentito alla nostra città di ricevere riconoscimenti  e premi  tra i più prestigiosi dell’Unione Europea: il “Diploma d’Onore nel 1993,   la “Bandiera d’Europa” nel 1994,  la “Targa d’Onore” del Consiglio d’Europa nell’agosto 1998.

         Questo lavoro lungo quarant’anni non è finito: nuove sfide devono essere ancora vinte e sono convinto che si debba puntare a nuovi traguardi che vedono coinvolti soprattutto i nostri giovani, il simbolo del nostro futuro, ripartendo da una collaborazione tra le nostre scuole.

A Ronchi si insegna già lo sloveno e  il tedesco, ed è per questo che dallo scorso anno sono iniziate anche le collaborazioni fra gli istituti scolastici. Il ricorso ai  nuovi strumenti di comunicazione permette scambi virtuali che dovranno concretizzarsi nella sperimentazione di percorsi didattici comuni per arrivare a  seguire lezioni di lingua madre presso le classi di pari grado creando opportunità di  nuove amicizie.

Per il futuro del gemellaggio ritengo che non si debba abbandonare nessuna iniziativa del passato, iniziando invece a percorrere una strada nuova di conoscenza e integrazione delle nostre storie e delle nostre culture, una strada che ci porterà a  scoprire quanto le nostre comunità anche in passato siano state vicine.

Un percorso, quindi,  attraverso la storia, che ci lega ben più di quanto si creda. I nostri tre Comuni sono stati sempre terre di confine, sempre ai margini dei centri decisionali.  Già 2000 anni fa  le vie di comunicazione costruite dai Romani mettevano in contatto le nostre comunità. Il dissolvimento dell’impero romano e le invasioni barbariche, con le loro devastazioni, violenze e persecuzioni sono state esperienze comuni dei nostri antenati.

         Ecco perché questo miglioramento nei rapporti d’amicizia tra Ronchi, Metlika e Wagna spetta soprattutto alle istituzioni scolastiche e ai nostri giovani che devono diventare  protagonisti del futuro senza mai dimenticare la nostra memoria storica. La convivenza in pace in quest’Europa senza confini, dove la libera circolazione di idee, uomini, lavoro e cultura è fatto acquisito è il fondamento per non  dimenticare l’amicizia che lega i nostri tre comuni e i valori irrinunciabili che l’hanno accompagnata nel tempo.