Da Carlo Magno al Patriarcato

Nel 776 si sostituisce al ducato dei Friuli longobardo la Marca Franca. Alla costituzione dei Sacro Romano Impero il Friuli entra a farvi parte. L'influenza carolingia si irradia dal Friuli sulle popolazioni slave limitrofe. Seguono le lotte dei marchesi friulani per la conquista della corona d'Italia nelle quali si distingue Berengario, che cingerà anche la corona imperiale. Sotto di lui si abbattono sul Friuli le disastrose e devastatrici invasioni ungare.

Una svolta avviene con gli imperatori della Casa di Sassonia. Con essi la regione si lega strettamente alla politica d'Oltralpe. Nei diplomi degli imperatori compaiono nomi di località friulane, prima sconosciuti: Udine, Maniago e altri.
La ristrutturazione amministrativa favorisce i feudatari ecclesiastici e si giunge, con l'imperatore Enrico IV e il patriarca Sigeardo, al potere sia spirituale che temporale dei patriarca di Aquileia sul Friuli e su alcune regioni contermini. L'opera era già stata iniziata con donazioni dai sovrani precedenti e ne aveva beneficiato, tra gli altri, anche Poppo, costruttore della basilica di Aquileia.
Nasce così un singolare principato, uno Stato il cui capo è il patriarca, e questo principato durerà fino al 1420, quando il Friuli entrerà a far parte, dopo aspre lotte, della Repubblica di Venezia.
L'importanza di Aquileia risaliva non solo alle tradizioni romane, ma alla continutià della sua chiesa. Il cristianesimo si era affermato in Aquileia molto presto, ma è nel III secolo che la nuova religione è ormai diffusa e all'indomani della liberazione costantiniana il vescovo Teodoro consacra la prima cattedrale e partecipa al concilio di Arles in Francia.
Nel 381 in Aquileia si celebra il Concilio Aquileiese che pone fine all'eresia ariana. Cromazio in Aquileia e più tardi il patriarca Elia a Grado sono tra le personalità più cospicue in un periodo di trapasso di civiltà tra il mondo romano e il mondo barbarico. La lotta tra Longobardi e Bizantini porterà a una divisione dei patriarcato: con due centri: appunto Aquileia e Grado. Il titolo di Grado verrà assorbito da Venezia. Il patriarcato di Aquileia, inaugurato da Sigeardo come principato autonomo, vedrà momenti di splendore e momenti di crisi.
Viene istituito il Parlamento della Patria dei Friuli e con Marquardo abbiamo le Constitutiones Patriae Fori Julii. Un patriarca rimasto nella leggenda popolare è Bertrando di San Genesio, ucciso in una congiura di feudatari nella metà del Trecento.