Arte e Cultura

Principali monumenti e opere d'arte

Disastrato nel terremoto del 1976, il patrimonio monumentale e artistico di Majano si è di molto ridotto, anche se ciò che si è potuto in qualche modo salvare è stato poi restaurato con cura. La Chiesa parrocchiale, costruita tra il 1768 ed il 1780 su progetto di Domenico Schiavi di Tolmezzo ed affrescata da Antonio Schiavi, è stata abbattuta con l'adiacente campanile. Al suo posto è sorto un modernissimo edificio progettato da Oliviero Accosano, Eugenio Boranga, Tito De Biasio e Armando Pinellini.

Tra gli edifici moderni, Complesso industriale Snaidero Angelo Mangiarotti (1975-78), di grande suggestione, Centro Studi ?Enrico Fermi? di Luisa Anversa, Maria Angelini e Giacomo D'Ardia (1977-80) e Show room Mobilsnaidero, di Bruno Nutta e Alessandro Vittorio (1978-79).

Il luogo maggiormente ricco di memorie storiche è, a S. Tomaso, la romanica Chiesetta dell'Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, la cui costruzione pare risalire ai primi anni di vita dell'ospedale (fondato nel 1199) cui era annessa. Ha facciata a capanna, in pietra con campaniletto a vela; conserva tracce di affreschi del XIII secolo, tra cui uno stilizzato S. Cristoforo sul lato destro.

All'interno, affresco firmato da Nicolo di Gemona (ca. 1348) raffigurante la Madonna della Misericordia (del dipinto, mutilo, sono visibili i gruppi di oranti), in cui si nota un giottismo di seconda mano filtrato soprattutto attraverso la pittura di Paolo Veneziano; ara romana con rilievi del I secolo d.C. adoperata come acquasantiera; prima del terremoto vi si conservavano altari lignei tardogotici (con Madonna con Bambino di scuola tolmezzina, fine XV - inizio XVI secolo) e barocchi (altare della Pietà, trittico fine XVI - inizio XVII secolo) di bell'effetto ma di modesta fattura, attribuibile a maestranze friulane, dipinti (S. Giovanni Battista, S. Paolo) di Giovanni Maria Furnio da S. Vito (1567) e di Giulio Urbanis di S. Daniele (Annunciazione e Decollazione del Battista, 1580 circa).

Nella Chiesetta di S. Giorgio, sempre a S. Tomaso, affreschi del XIV secolo rimessi in luce dopo il terremoto (interessanti ?ritratti? nell'episodio di S. Giorgio che entra a Seleucia.

A Susans, storico Castello secentesco (ma fondato nel XVI secolo) che ricorda nella tipologia i castelli medioevali toscani, a pianta rettangolare con tozzi quadrati angolari come non se ne vede altri in Friuli; è in fase di restauro.
La Chiesa parrocchiale conserva (primi a destra e a sinistra) due altari che fino al 1976 si trovavano nella parrocchiale di Majano: appese alle pareti, due pale d'altare settecentesche, l'una raffigurante la Madonna del Carmine e i Ss. Antonio Abate, Luigi Gonzaga e Floriano, e l'altra i Ss. Valentino. Apollonia e Lucia (metà XVIII secolo; pittore Giacomo Iosio).

A Mels, nella nuova Parrocchiale, pala raffigurante Gesù Salvatore, S. Silvestro e S. Giovanni Battista (Eugenio Pini, udinese, 1651); nella Chiesetta di S. Salvatore, con un bel portico e campanile a vela, ciclo d'affreschi lesionati dal terremoto nella volta del piccolo coro: ne fu autore il sandanielese Giulio Urbanis (ca. 1580).

A Comerzo, bell'altare marmoreo di stile barocco (nella nicchia è stata ricollocata una Madonna con Bambino, piccola, importante statua lignea dipinta e dorata, databile al XIII-XIV secolo, che il recente restauro ha restituito a piena leggibilità) e pala d'altare di buona fattura con la Madonna del Rosario (XVIII secolo).