L'EPOCA ROMANA

Nel 181 a.C. viene fondata la colonia romana di Aquileia. Al posto del piccolo villaggio celtico sull'Akilis ecco sorgere una città di coloni latini, che prende rapido sviluppo. Essa sarebbe sorta ancor prima, se la guerra annibalica non avesse interrotto lo stabilirsi delle colonie romane a nord dell'Appennino. La colonia viene rafforzata successivamente con altre famiglie.

Le vittorie sugli Istri nel 129 e sui Carni ribelli nel 115 aprono per Aquileia un periodo di prosperità e di pace. Dalla città fino allo scalo di Grado vengono realizzati impianti portuali notevoli mentre attorno ad Aquileia in età cesariana si dispongono nuovi centri: Concordia, Tricesimo, Cividale, Gemona, Zuglio con strade che valicano le Alpi e allacciano la Regione denominata Venetia et Hystria alle regioni transalpine e all'Italia peninsulare.
Tramite il porto aquileiese, la X Regio augustea e il Norico (Austria attuale), sono collegati con le zone economicamente fiorenti dell'Asia Minore e dell'Africa. La situazione dura con alterne vicende fino alla caduta dell'impero Romano d'Occidente nel 476 d.C. Tra le calamità umane l'invasione di Attila e le sue distruzioni segneranno un rosso tramonto, tuttora vivo nella leggenda friulana. Al breve periodo gotico segue la romanità bizantina, che si dilegua di fronte alla svolta longobarda.
In questi secoli la romanizzazione è penetrata in profondità. La popolazione parla il latino rustico e popolare, che si avvia a diventare quella che sarà la lingua friulana.