Periodo romano

A testimoniare che il territorio di Gonars era abitato in epoca romana rimangono alcuni toponimi: innanzitutto Ontagnano, toponimo prediale. I prediali (da praedium, "proprietà terriera", "fondo") indicano fondi agricoli che prendevano il nome (in genere il gentilizio) del colono a cui erano stati assegnati: il toponimo prediale viene quindi creato a partire da un elemento onomastico, con l'aggiunta di un suffisso. Il prediale Ontagnano è derivato certamente da Antonius, a cui viene aggiunto il suffisso tipico latino in –anum.

Altri toponimi da attribuire all’epoca romana sono “Sacavan”, nome di un terreno che si trova a nord dell’abitato di Gonars e della Stradalta, anch’esso prediale derivato forse da Saccavus o Saccavius e “Jevade”, nome attribuito a una strada e indicante appunto che essa era  costruita in rilievo, su uno strato di pietre e ghiaia, come era d’uso presso i Romani.

Con ogni probabilità, il periodo romano vide i territori di Gonars abitati da alcune famiglie di agricoltori, che iniziarono a bonificare e mondare il terreno rendendolo adatto all’agricoltura. Ne sono testimonianza diversi reperti di età romana, conservati presso il Museo Civico di Udine e alcune urne cinerarie, conservate invece nel capoluogo, presso la Scuola secondaria “T. Marzuttini”.

Riferimenti bibliografici

I nons locâi dal Comun di Gonârs / Ermanno Dentesano, Barbara Cinausero. - Gonârs : Biblioteche comunâl “D. Di Bert” ; Udin : Societât Filologjiche Furlane, 2005